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Correlazioni in Medicina



Valutazione prospettica istomorfometrica e con assorbimetria a raggi X a doppia energia del rimodellamento osseo in pazienti con leucemia mieloide cronica trattati con Imatinib


Imatinib ( Glivec, Gleevec ) è un inibitore della tirosin-chinasi che è stato impiegato con successo per curare la leucemia mieloide cronica cromosoma Philadelphia positiva ( Ph+ ) e i tumori stromali gastrointestinali Kit+.
È stato dimostrato in precedenza che la terapia con Imatinib è associata a un aumento del volume dell’osso trabecolare.

E’ stata effettuata una analisi prospettica degli indici ossei in pazienti con leucemia mieloide cronica trattati con Imatinib per determinare il meccanismo responsabile di questo alterato rimodellamento osseo.

Lo studio ha valutato gli effetti di alte dosi ( 600 mg/die ) di Imatinib sui parametri ossei di pazienti con leucemia mieloide cronica cromosoma Philadelphia positiva di nuova diagnosi in fase cronica ( n=11 ) arruolati nello studio TIDEL II.
Al basale e dopo 6, 12 e 24 mesi di trattamento, sono state quantificati i marcatori sierici di rimodellamento osseo, è stata effettuata la assorbimetria a raggi X a doppia energia della densità minerale ossea ( BMD ) ed è stata raccolta una biopsia ossea per analisi istologiche e di tomografia micro-computerizzata.

E’ emerso che l'aumento del volume dell'osso trabecolare e dello spessore trabecolare dopo il trattamento con Imatinib è risultato associato a una significativa diminuzione del numero di osteoclasti, accompagnata da una significativa diminuzione dei livelli sierici di un marcatore di attività osteoclastica.

Per contro, i numeri degli osteoblasti non sono risultati alterati a un massimo di 24 mesi di trattamento con Imatinib.
In particolare, Imatinib ha causato una riduzione sito-specifica della densità minerale ossea del collo del femore.

Questi dati hanno indicato che la terapia con Imatinib altera il rimodellamento osseo, causando una diminuzione generalizzata del numero e della attività degli osteoclasti che non è controbilanciata da una diminuzione della attività degli osteoblasti, portando a un aumento del volume dell'osso trabecolare.
Sono necessarie ulteriori ricerche a lungo termine per determinare le cause e le conseguenze della diminuzione sito-specifica della densità minerale ossea del collo del femore. ( Xagena2013 )

Vandyke K et al, J Clin Endocrinol Metab 2013; 98: 1: 67-76

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